Rotazione e Golf

Lo swing è un movimento decisamente innaturale. In pochi istanti si compiono un’accelerazione e una decelerazione importanti che si riversano sulla colonna. Peccato che questo movimento di rotazione non è una cosa normale per il nostro corpo ed è per questo motivo che gli infortuni tra i golfisti sono molto frequenti.

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Un aspetto che viene spesso trascurato da chi pratica golf è la capacità di decelerare il bastone in modo efficace dopo aver colpito la pallina. Tutti si preoccupano di imprimere la massima potenza nella discesa, ma non di diminuire la velocita del bastone in maniera graduale alla fine del colpo. Il risultato è che il corpo deve compensare questo errore con grande dispendio di energia e con un’alta probabilità di incorrere in infortuni, soprattutto nella zona lombare, nelle spalle e nella cervicale.

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Ricordiamo che superata una certa età, il corpo non riesce più a compensare i piccoli infortuni che accadono a causa di movimenti errati. Il risultato sono i classici disturbi del golfista come mal di schiena, dolori lombari e tensioni alla cervicale.

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Purtroppo le ricerche in merito ai dolori sul campo da golf confermano tutte gli stessi risultati. Molti golfisti devono prematuramente lasciare le palline nel cassetto perché non sono più in grado di giocare. Questo stato di cose è un vero peccato in quanto, con opportune precauzioni, e il corretto allenamento fisico, si potrebbe continuare a giocare fino a 90 anni.

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Per limitare i piccoli e grandi infortuni sul green è necessario inserire un serio allenamento della colonna vertebrale e, sotto questo punto di vista, lo yoga ci può venire in aiuto. Lo yoga pone, infatti, grande attenzione alla salute della colonna vertebrale e non è un caso che i chakra principali si trovano tutti lungo la colonna.

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Approfondendo la biomeccanica della swing possiamo notare tutta la catena cinetica che si attiva durante il movimento. Rimarremo stupefatti da quanti muscoli e giunture interagiscono tra di loro per ottenere una buona rotazione.

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Nel downswing la rotazione è garantita dai glutei, che spingono le anche, e dagli stabilizzatori della zona pelvica. Nella parte alta del corpo è il gran dorsale che compie gran parte del lavoro. I muscoli addominali e obliqui intervengono per decelerare il bastone alla fine dello swing. Se non sono allenati, la forza centrifuga spingerà il corpo in una posizione di non equilibrio incrementando lo stress nelle giunture. Fondamentali sono la forza e mobilità delle spalle che compiono un gran lavoro durante tutto lo swing.

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È importante avere il controllo di ogni singola parte del corpo che interviene durante la rotazione. In questo modo saremo in grado di stabilizzare le anche mentre ruotiamo, in velocità, la parte superiore del corpo.

Asana per migliorare la rotazione

Analizziamo alcune asana utili per migliorare la rotazione e focalizziamoci sui muscoli che ci servono per questa caratteristica nel golf.

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Naturalmente una lezione di yoga completa ed equilibrata sarà formata dalla corretta sequenza di asana e di respirazioni. Inoltre, a seconda del livello dell’allievo, si eseguiranno solo le posizioni a lui più adatte.

Ardha Matsyendrasana

1.   Parti da Dandasana (Bastone), seduto sul tappetino con le gambe distese in avanti e la schiena dritta.

2.   Piega il ginocchio sinistro ed unisci la coscia con il polpaccio. Sollevati da terra, porta il piede sinistro sotto i glutei e siediti su di esso in modo che il tallone sinistro sia poggiato sotto il gluteo sinistro. Il lato esterno della caviglia e il mignolo sinistro devono poggiare sul pavimento.

3.   Piega il ginocchio destro e solleva la gamba destra da terra. Poggiala sul pavimento a fianco del lato esterno della coscia sinistra.

4.   Ruota il tronco di 90 gradi verso destra fino a far toccare il lato esterno della coscia destra con l’ascella sinistra. Porta l’ascella sinistra oltre il ginocchio destro.

5.   Gira la testa e volgi lo sguardo a destra, oltre la spalla destra. Poggia la mano sinistra dietro la schiena.

6.   Questa è la posizione finale.

7.   Ripeti la posizione sull’altro lato.

Virabhadrasana 1 (Guerriero 1)

  1. Parti da Tadasana (Montagna).
  2. Inspirando allarga le gambe di circa un metro e mezzo.
  3. Alza le braccia, oltre la testa, ben tese unendo le mani.
  4. Ruota il piede destro sul tallone e posiziona il busto di profilo; piega il ginocchio destro, fino a quando la coscia si trova parallela al pavimento. Tieni la gamba sinistra tesa. La gamba anteriore è piegata, con il ginocchio allineato al tallone e il ginocchio in avanti.
  5. Espirando, inarca il collo all’indietro, e guarda le mani.
  6. Questa è la posizione finale.
  7. Ripeti la posizione sull’altro lato.

Supta Matsyendrasana

  1. Parti da Shavasana (Cadavere), disteso a terra in posizione supina con le braccia lungo il corpo.
  2. Alza la gamba destra portando il ginocchio al petto e afferralo esternamente con la mano sinistra.
  3. Allarga e distendi il braccio destro in modo che sia in linea con le spalle.
  4. Aiutandoti anche con la mano, ruota il bacino con il ginocchio destro verso sinistra fino a che quest’ultimo tocchi terra. Puoi anche tenere entrambi le braccia lungo la linea delle spalle.
  5. Infine gira la testa verso destra (nella direzione opposta al ginocchio) e cerca di tenere entrambi le spalle a terra.
  6. Questa è la posizione finale.
  7. Ripeti la posizione sull’altro lato.

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